mercoledì 31 ottobre 2012

Donne al volante: meno incidenti ma polizze più care Ecco la parità dei sessi nella RC auto




Dal prossimo 21 dicembre donne e uomini pagheranno lo stesso premio per l’assicurazione auto, come stabilito da una sentenza della Corte di Giustizia Europea. Parità tra i sessi? Al contrario. Con la nuova legge le signore saranno penalizzate, perché si troveranno a pagare polizze più salate di quelle attuali anche se risultano statisticamente meno rischiose: lo dimostrano i dati raccolti dall’Osservatorio SuperMoney, che ha messo a confronto i prezzi applicati dalle principali compagnie on line 6 mesi fa con quelli attuali. La maggior parte delle società si sta adeguando alla normativa europea ritoccando i prezzi al rialzo. Risultato: le donne non saranno discriminate, ma pagheranno di più l’assicurazione.

La parità tra i sessi costa cara alle donne, soprattutto quando si parla di assicurazione auto. Dal prossimo 21 dicembre, le compagnie assicurative saranno obbligate a garantire lo stesso prezzo sulle polizze stipulate da uomini e donne, in base a una direttiva della Corte di Giustizia Europea che mira ad abolire la discriminazione tra i sessi. Con questo provvedimento le donne si troveranno a pagare un’assicurazione più salata: lo rivela l’Osservatorio SuperMoney, portale per il confronto delle assicurazioni auto on line, che ha scoperto che negli ultimi sei mesi il prezzo delle polizze al femminile è aumentato di oltre il 4%, mentre quello delle polizze al maschile è rimasto quasi del tutto invariato.
L'analisi SuperMoney ha preso in considerazione due dei profili standard stabiliti dall’Isvap: un guidatore e una guidatrice di 40 anni, con auto di 1.300 cc alimentata a benzina, in classe bonus-malus CU 1. Il confronto è basato sulla città di Milano.
Il prezzo medio di una polizza stipulata da una guidatrice (media calcolata sulla base delle prime cinque  migliori compagnie), sei mesi fa era pari a 376 euro, mentre oggi ammonta a circa 393 euro: in questo arco di tempo, dunque, il prezzo è cresciuto del 4,4% medio, con picchi del 12% per alcune compagnie. Nello stesso semestre, il costo medio di un’assicurazione stipulata da un uomo con lo stesso profilo è rimasto quasi invariato, passando da 379 a 380 euro.
Prendendo in considerazione le principali compagnie assicurative dirette che operano sul mercato italiano, emerge una situazione piuttosto variegata: molte società si sono già adeguate alla normativa europea e propongono polizze “unisex”, con prezzi identici per uomini e donne; altre continuano a mantenere tariffe distinte, con differenze anche rilevanti. Nel complesso, se in passato le donne pagavano in media il 5% in meno dei loro colleghi maschi, ora il prezzo applicato alle guidatrici sembra essersi allineato verso l’alto. Bisognerà aspettare il 21 dicembre per scoprire le politiche di prezzo adottate da ogni singola compagnia.
 “I nostri dati mostrano una tendenza da parte delle compagnie ad alzare l’asticella dei prezzi – commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney -. Le società che prima offrivano alle guidatrici, considerate statisticamente meno rischiose, tariffe ridotte rispetto agli uomini, ora che devono uniformare l’offerta per uomini e donne scelgono di giocare al rialzo. In questo modo, per evitare la discriminazione, si rischia al contrario di penalizzare le guidatrici con prezzi troppo elevati rispetto al loro profilo di rischio. Per evitare rincari eccessivi, il consiglio è di confrontare numerosi preventivi prima di stipulare una nuova polizza o rinnovare il vecchio contratto”. 

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