lunedì 26 novembre 2012

Dekra: serata Parlamentare per il Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2012


·       Tra il 2010 e il 2011 in Italia si è registrato un calo del 4% di incidenti stradali (in Europa un -2%)
·       Il 90%  degli incidenti stradali è imputabile all’errato comportamento alla guida
·       L’eccessiva tecnologia a bordo potrebbe risultare controproducente facendo adagiare il guidatore in una falsa sicurezza -

DEKRA, una delle principali organizzazioni a livello mondiale specializzata nei servizi professionali di sicurezza e consulenza per i settori automotive, industriale e terziario avanzato, durante la Serata Parlamentare, il tradizionale appuntamento annuale con i politici italiani che si è tenuto a Roma nei giorni scorsi, ha presentato i risultati dell’edizione 2012 del Rapporto sulla Sicurezza Stradale, dedicato al rapporto uomo-tecnologia alla guida.


All’evento sono intervenuti l’On. Mario Valducci, Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, il Dott. Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, e Marco Mauri, Chief Country Officer di DEKRA Italia Holding.


Analizzando i dati della CARE (CARE European Road Accident Database) disponibili per 27 Paesi europei per il periodo 2001-2011 (ultimo anno con dati provvisori), gli esperti DEKRA hanno evidenziato che tra il 2010 e il 2011 l’Italia ha registrato una riduzione del 4% di incidenti stradali a fronte di un calo del 2% registrato nel resto dell’Europa.
 Altra notizia confortante, il numero di decessi per incidenti stradali a livello europeo ha registrato un calo del 43% nel 2010 rispetto al 2001. In rapporto al totale della popolazione europea, nel 2010 sono decedute 31mila persone, cioè una media di 62 persone ogni milione di abitanti. L’obiettivo di dimezzare il numero delle vittime da incidenti stradali prospettato dalla Carta Europea sulla Sicurezza Stradale, dunque, non è stato raggiunto ma per poco.

Quando si analizzano le cause degli incidenti stradali, occorre porre sotto la lente di ingrandimento una miriade di fattori. Oltre alle condizioni esterne  - infrastrutture, condizioni meteo - e ai difetti tecnici dei veicoli, la persona al volante riveste un ruolo centrale. L’errato comportamento alla guida, infatti, è per il 90% dei casi la causa principale degli incidenti stradali in tutta Europa, Italia compresa, mentre il restante 10% è imputabile alle difettosità dei veicoli. In 9 casi su 10 il mancato rispetto delle regole del Codice della Strada è, invece, la causa principale degli incidenti mortali.



In generale, uomo e tecnologia alla guida hanno per diversi aspetti un rapporto conflittuale e i Costruttori, nel concepire i veicoli, devono tenerne conto affinché la tecnologia vada a compensare, ove possibile, anche l’eventuale comportamento umano errato. Ma senza esagerare perché le nuove tecnologie di bordo, pur rappresentando un prezioso aiuto per i conducenti, non sono in grado di sostituirsi completamente all’uomo e in alcuni casi sono fonte di distrazione alla guida, come la quantità eccessiva di segnali di sicurezza dei dispositivi tecnologici all’interno dell’abitacolo, che portano ad una disattenzione del guidatore perché non riconosce più come importanti i segnali acustici e visivi.

Contrariamente a quanto sia logico pensare, più un veicolo effettua manovre in  maniera automatica, minore è l’attenzione del conducente, perché ha più tempo per occuparsi di altre cose, come gestire un comando del navigatore satellitare, parlare al telefono senza un idoneo vivavoce o addirittura scrivere sms. I tempi di reazione per evitare un incidente, quando si è distratti, sono ancor più lenti e pur viaggiando ad una velocità di 40 km/h, in caso di frenata improvvisa per evitare un ostacolo vicino, un’auto che precede o altro, si raggiunge una velocità di 30 km/h che, in caso di collisione, genera a una velocità d’urto di 35 km/h con conseguenze spesso gravi o mortali se l’urto coinvolge pedoni o ciclisti, che sono gli utenti più deboli della strada.


Per ridurre il numero delle vittime da incidenti sulle strade, occorre propone interventi mirati a promuovere l’educazione alla sicurezza stradale sin dalle scuole primarie perché i bambini di oggi saranno i conducenti di domani. Inoltre corsi di guida sicura dedicati ai neo-patentati e campagne di sensibilizzazione e comunicazione sociale per far comprendere sempre più le regole del Codice della Strada” – ha dichiarato Marco Mauri, Chief Country Officer di DEKRA Italia, che ha aggiunto - “Anche per quel che riguarda i veicoli occorre una maggiore diffusione dei sistemi di assistenza alla guida e controlli regolari per verificare l'efficienza dei componenti meccanici ed elettronici di sicurezza durante l’intero ciclo di vita del veicolo; quindi intervalli di revisione più brevi per i veicoli più datati e soprattuto l’armonizzazione a livelo europeo delle regole per la circolazione stradale“.







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