venerdì 14 febbraio 2014

Nuovo WinterContact TS 850 P e P SUV: ciak, si gira

 
Continental Lanch Event 2014: WinterContact TS 850 P, WinterContact TS 850 P SUV – Data: 6-7 Febbraio 2014 - Location: Austria – Lancio: autunno 2014 – Misure disponibili: 80 – Ideale per cerchioni da 16 a 22” con larghezza da 205 a 275 mm – Omologazione: fino a 270 km/h - - Handling su neve: + 5% - Handling sull’asciutto: + 2% - Frenata: migliorata del 5% - Mercato europeo: 90% - Aftermarket: 60% - Listino: da definire


 
Negli ultimi anni c’è stata una grande sensibilizzazione nei confronti dell’argomento “Pneumatici invernali sì, penumatici invernali no”, tanto che, le vendite sono sensibilmente aumentate: dai 4,5 milioni della stagione 2009/’10 si è passati ai 6,5 milioni del 2010/’11, fino ai circa 10 milioni della stagione 2012/2013. Segno che gli automobilisti hanno percepito l’importante messaggio che li tutela dal punto di vista della sicurezza.

 
Segno anche, però, che lo sviluppo degli pneumatici ha raggiunto livelli di eccellenza. Come nel caso dei nuovi WinterContact TS 850 P e WinterContact TS 850 P SUV che, dal lancio ufficiale che avverrà nel prossimo autunno, entro il 2016 sostituiranno i super collaudati ContiWinter TS 830 che rimarranno comunque disponibili in una vasta gamma di misure. Come potete notare, oltre al prodotto in sé è cambiato anche il nome. D’ora in poi, infatti, nella definizione di tutti i nuovi prodotti Continental sparirà la parola “Conti”.

 
Il pneumatico per eccellenza delle super sportive, quindi, cambia nome e “vestito”, cercando di  “sedurre” gli automobilisti che hanno la fortuna di guidare questo tipo di vetture. Non a caso, per i test drive (su strada e su piste innevate) a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare, Continental ha messo a disposizione delle BMW, Audi e Volvo. Insomma, vetture Premium equipaggiate con pneumatici altrettanto premium e… il piacere, abbinato alla massima sicurezza, è assicurato.

 
Gli pneumatici invernali per veicoli di classe superiore e sportivi devono soddisfare requisiti sempre più elevati. Le più importanti case automobilistiche richiedono soluzioni che permettano di ottenere su fondo asciutto praticamente le stesse prestazioni garantite dagli pneumatici estivi, senza tuttavia ridurre la sicurezza su strada in condizioni invernali.
 
Per i Continental questo si traduce in grande impegno, soluzioni individuali e costante ricerca di innovazioni tecnologiche. Adattando con precisione la costruzione, la mescola e il design del battistrada, i progettisti realizzano soluzioni in grado di soddisfare le aspettative di clienti particolarmente esigenti. Continental produce pneumatici invernali con caratteristiche speciali per case automobilistiche come Audi, BMW, Daimler, Ford, Land Rover, VW e Porsche.
 
I produttori di auto sportive puntano sull'handling, quelli di auto del segmento intermedio e superiore richiedono una costruzione equilibrata
A seconda del design e della concezione del veicolo, i produttori e i loro clienti si aspettano soluzioni diverse per gli pneumatici invernali. "Nel segmento delle berline più sportive e scattanti e delle auto sportive, i produttori puntano su pneumatici invernali perfetti, in grado di trasmettere i comandi dello sterzo con precisione anche in condizioni limite" spiega il
Dr. Holger Lange, Direttore sviluppo pneumatici invernali di Continental.
 
"I costruttori di auto del segmento medio-alto e di categoria superiore si aspettano invece uno pneumatico invernale che possa garantire una guida sicura e una risposta precisa dello sterzo su fondo asciutto o bagnato e in condizioni invernali". I modelli speciali per le case automobilistiche si differenziano solo in pochi punti dalla produzione di serie, ma vengono contraddistinti con notazioni aggiuntive riportate sulla spalla. I prodotti per Audi, ad esempio, riportano sulla spalla la sigla "AO", quelli per BMW una stella, mentre gli pneumatici Mercedes sono contrassegnati dalla sigla "MO" e quelli Porsche da "N0", "N1", "N2" o "N3" dopo la denominazione del prodotto.
 
Costruzione, battistrada e mescola sono reciprocamente adattati per creare uno pneumatico invernale destinato in modo specifico a una particolare auto. Si utilizzano pneumatici asimmetrici o direzionali e, su alcune auto sportive e con motorizzazioni potenti, gli pneumatici dell'assale anteriore e dell'assale posteriore si differenziano non solo per le dimensioni, ma anche per la conformazione del battistrada e la mescola.

 
Inoltre, le case automobilistiche adottano approcci differenziati anche per quanto riguarda le soluzioni per la mobilità in caso di panne – dagli pneumatici con spalle rinforzate (i cosiddetti pneumatici SSR), in grado di sostenere il peso del veicolo anche senza la corretta pressione dell'aria, ai cosiddetti pneumatici ContiSeal, in grado di autoriparare istantaneamente i fori più piccoli. Tra le soluzioni disponibili, oltre alla classica ruota di scorta nel bagagliaio, vi sono anche i kit per la mobilità. Anche se solo gli pneumatici SSR e ContiSeal sono concepibili come modelli invernali, la loro disponibilità permette già di moltiplicare le soluzioni realizzabili per la dotazione di pneumatici invernali.

 
"La varietà di modelli di pneumatici invernali è in costante aumento" dichiara convinto Lange. "Per molte case automobilistiche e per i loro clienti siamo in grado di offrire pneumatici che corrispondono esattamente alla concezione dei veicoli e alle aspettative degli automobilisti. Fino a qualche anno fa, gli automobilisti richiedevano soprattutto sicurezza per l'inverno. Oggi ricercano anche il piacere di guida".

 
Miglior Handling su neve: +5%
La sicurezza e il piacere di guida su strade innevate sono garantiti in particolare dal design della spalla interna degli pneumatici invernali. Il nuovo pneumatico invernale di Continental è dotato di lamelle disposte con un'inclinazione maggiore e a minore distanza rispetto al modello precedente. I progettisti sono anche riusciti a inserire nel battistrada un maggior numero di tasselli per aumentare notevolmente gli angoli di presa in senso trasversale. Le lamelle al centro del battistrada e sulla parte interna dello pneumatico possono catturare più neve e creare maggiore attrito – e quindi più grip. Così le prestazioni di handling sulla neve del nuovo pneumatico invernale di prima qualità migliorano del 5%.


 
Miglior Handling sull'asciutto: +2%
Le caratteristiche di handling sull'asciutto degli pneumatici invernali vengono influenzate in grande misura dalla rigidità del battistrada. Nei battistrada asimmetrici, pertanto, i progettisti si concentrano soprattutto sull'ottimizzazione della spalla esterna. Per questo le lamelle dei tasselli esterni dello pneumatico sono disposte in modo tale da aumentare la rigidità dei tasselli. Questo permette un controllo ancora più preciso della sterzata nelle curve veloci. Allo stesso tempo le lamelle e i tasselli nella parte interna e centrale del battistrada si appoggiano gli uni sulle altre per creare ancora maggiore aderenza. Un altro trucco degli ingegneri è la riduzione dell'altezza della spalla che consente di generare più rapidamente forze laterali.

 
Frenata – migliorata fino al 5%
Nei battistrada asimmetrici l'aderenza in frenata è data dalla parte centrale dell'impronta a terra. Per ottenere valori di ritardo particolarmente brevi, i progettisti si sono ispirati agli pneumatici estivi: al centro del profilo si trova una struttura a nastro discontinua, che non permette ai tasselli del profilo di inclinarsi, in modo tale da consentire una trasmissione efficace delle grandi forze generate in frenata su strade asciutte e bagnate. L'impronta di contatto con la strada aumenta grazie alla flessibilità dei tasselli in curva, in modo tale da conservare grandi riserve di aderenza anche nella frenata in curva. A seconda delle condizioni del fondo stradale – asciutto o bagnato – lo spazio di frenata si riduce fino al cinque per cento.

 
Versioni per SUV – robuste anche su strade sterrate
Il nuovo Continental WinterContact TS 850 P SUV dispone di una porzione maggiore della parte positiva del battistrada – cioè tasselli del profilo più grandi – per evitare la penetrazione di sassi quando si viaggia su strade sterrate. Allo stesso tempo la carcassa è progettata in modo tale da sopportare senza problemi il peso dei SUV più pesanti e da trasmettere con efficacia le grandi forze generate in frenata, in curva e in fase di accelerazione.


 
Le materie prime degli pneumatici
Gli pneumatici per autovetture e autocarri contengono alte percentuali di gomma naturale, materiale derivato da fonti rinnovabili. Per garantire che gli pneumatici soddisfino le complesse esigenze dei consumatori, i chimici studiano miscele e composti sempre nuovi all'interno di misteriosi laboratori chiamati "cucine della gomma". Gli esperti di Continental sono riusciti ad esempio a ridurre considerevolmente l'utilizzo di materiali derivati dal petrolio, aumentando al contempo le prestazioni degli pneumatici.

 
Oltre ai materiali di rinforzo, uno pneumatico per auto è costituito da altri 10–20 componenti: gomma naturale e sintetica, silice e nerofumo, oli di colza e minerali, ossido di zinco, zolfo, acido stearico, attivatori, agenti antinvecchiamento e cere protettive contro gli effetti della luce. Tutti questi materiali sono costituiti da diversi composti chimici che possono reagire tra loro. Solo dopo il processo di "vulcanizzazione" all'interno di grandi stampi ad alta pressione e forte calore, la gomma sviluppa le caratteristiche richieste.

 
Per il Dr. Holger Lange, Direttore sviluppo pneumatici invernali di Continental, la tendenza a ridimensionare l'utilizzo di materiali fossili è evidente. A suo avviso gli "pneumatici verdi" sono già arrivati al consumatore: "Uno pneumatico per auto è costituito per due terzi da gomma e nei nostri pneumatici invernali una buona parte di questo materiale è ricavato da uno speciale albero della gomma ed è rinnovabile” - spiega. "Anche i moderni pneumatici invernali non possono fare a meno della gomma naturale per ottenere un'elevata flessibilità della mescola, anche ben al di sotto del punto di congelamento".

 
"Gli pneumatici invernali sono prodotti che non potrebbero esistere senza un'intensa attività di ricerca e sperimentazione" - afferma. "Nei nostri laboratori testiamo ogni giorno nuovi materiali e composti dai quali ci aspettiamo ulteriori progressi".

 
E da tempo Continental sviluppa nuove materie prime, fonti rinnovabili e materiali di riciclo, escludendo le materie prime di origine fossile. A Münster (Westfalia) è stato avviato di recente un progetto per l'industrializzazione della gomma ottenuta dalla radice del dente di leone, in collaborazione con l'Istituto Fraunhofer di biologia molecolare ed ecologia applicata (IME). Già da oltre dieci anni Continental utilizza oli naturali e rigenerati. "Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori e con istituti di ricerca indipendenti per trovare materiali da sostituire, in particolare, ai componenti degli pneumatici derivati dal petrolio".

 
Oltre alla ricerca di materiali nuovi e promettenti, quello che conta per i chimici è soprattutto la tecnologia di processo. A seconda di quando un materiale viene introdotto nella miscela, ha più o meno tempo per reagire con gli altri ingredienti. I nuovi materiali devono essere pertanto testati in diversi stadi della miscela.

 
Per questo, Continental dispone di un sofisticato laboratorio di prova presso il centro di ricerca di Hannover, nel quale viene simulato l'intero processo. "Il segreto è la complessa interazione dei componenti della mescola negli pneumatici" spiega il Dott. Lange chiarendo l'obiettivo della "cucina della gomma". Basta una composizione non ottimale della mescola a peggiorare decisamente la risposta in frenata. "In ultima analisi, sono gli pneumatici a frenare il veicolo, non i freni" spiega. "Se gli pneumatici falliscono nel momento cruciale a causa della loro composizione, il migliore dei freni sarà inutile".










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