mercoledì 30 aprile 2014

Bilancio Bosch: nel 2013 un margine del 6% mentre per il 2014 è prevista una crescita del fatturato tra il 3 e il 5%



2013: senza effetti straordinari, margine del 6% - Nel primo trimestre 2014 fatturato in crescita del 7% - Per il 2014 previsto un aumento del fatturato compreso tra il 3 e il 5%
- Bosch leader nel mercato dei sensori - Apertura verso nuovi segmenti di mercato basati su Internet - Entro 2016 1 miliardo di euro dai sistemi di assistenza alla guida - Entro il 2020 raddoppio del fatturato nelle regioni Asia-Pacifico e Americhe


 
Il Gruppo Bosch ha iniziato il nuovo anno con un considerevole aumento del fatturato: nel primo trimestre le vendite sono aumentate di circa il 7%. Al netto degli effetti valutari, l'incremento è del 10% circa. Per l'anno fiscale in corso il Gruppo, attivo nella fornitura di tecnologie e servizi in tutto il mondo, prevede un aumento del fatturato compreso tra il 3 e il 5%. "Continuiamo a portare avanti le nostre attività tradizionali e nel contempo stiamo esplorando nuovi settori attingendo al nostro vasto know how tecnologico e industriale", ha dichiarato Volkmar Denner, presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch. Il settore Tecnologia Automotive di Bosch ha continuato sull'eccellente strada intrapresa lo scorso anno, registrando una notevole crescita nel primo trimestre del 2014. "Abbiamo conseguito una crescita netta anche in altri settori. Per quanto riguarda le regioni, l'attività in Asia-Pacifico si sta sviluppando particolarmente bene", ha affermato Stefan Asenkerschbaumer, Chief Financial Officer di Bosch. Bosch punta a migliorare ulteriormente i propri indicatori nel 2014.
 
La tecnologia dei sensori: Bosch leader di mercato mondiale per la tecnologia del futuro
I prodotti e i servizi basati su Internet sono uno dei punti chiave dell'aumento di fatturato dell'azienda in futuro. Volkmar Denner è convinto che Bosch sia ben attrezzata per muoversi in questa direzione grazie al know how sui componenti e sulle tecnologie. "I punti di forza tradizionali di Bosch - la nostra capacità innovativa, gli elevati standard di qualità, la presenza internazionale e la forza d'integrazione della nostra cultura aziendale – sono strategici anche nel mondo connesso", ha spiegato Denner. Inoltre, l'azienda è leader di mercato a livello mondiale nel campo dei sensori micromeccanici (MEMS), una tecnologia alla base dell'Internet delle cose. L'obiettivo strategico di Bosch consiste nel creare soluzioni per la mobilità, l'industria, i sistemi energetici e gli edifici che permettano di migliorare le prestazioni attraverso la connessione.
 
I sensori intelligenti: la base per l'Internet delle cose
I sensori consentono di realizzare una nuova forma di assistenza tecnica nella vita quotidiana. Che si parli di guida automatica o di casa intelligente, si sta sviluppando una nuova qualità di comfort, di sicurezza e di efficienza e Bosch sta creando le condizioni per consentire questa svolta. Nel 2013 l'azienda, leader di mercato, ha prodotto un miliardo di sensori, e per quest'anno è previsto un ulteriore aumento del 30%. I sensori intelligenti rappresentano un fondamentale elemento del progresso tecnologico. Sono dotati di un'interfaccia radio e di un microcontroller che consentono di trasmettere dati via Internet, per esempio a dispositivi mobili. "Gli smartphone non saranno gli unici dispositivi a essere dotati di sensori. Qualsiasi oggetto "smart" potrà essere fornito di tali sensori", ha spiegato Denner.

La guida automatica: dal 2020 anche a velocità più elevate
I sensori sono fra i principali componenti tecnologici per la guida del futuro. I moderni sistemi di assistenza alla guida richiedono sensori radar, video e a ultrasuoni. Quest'anno, Bosch produrrà circa 50 milioni di sensori ad ultrasuoni, pari a un aumento del 25% rispetto all'anno precedente, e raddoppierà la produzione di sensori radar e video, superando i due milioni di unità. Già nel 2016, il fatturato relativo ai sistemi di assistenza alla guida supererà il miliardo di euro. Entro il 2020, l'azienda punta a realizzare la guida automatica a velocità più elevate. Nel prossimo decennio la guida completamente automatica con funzione di pilota automatico potrebbe diventare realtà. La guida automatica è una tecnologia che oltre a incrementare la sicurezza, permette di aumentare notevolmente il comfort, aiutando il conducente a svolgere le operazioni ripetitive.
 
Traffico connesso
Tra i requisiti necessari per la guida automatica figurano il traffico connesso e la comunicazione car-to-x. Entro il 2025, un'auto su due sarà dotata di tecnologia di comunicazione dei dati wireless. Già oggi, il veicolo connesso consente di sfruttare un'ampia gamma di servizi. Nel 2013 Bosch ha iniziato a offrire il suo sistema di chiamata di emergenza eCall: quando i sensori rilevano che il veicolo è stato coinvolto in un incidente viene effettuata una chiamata di emergenza. Lo scorso anno il centro di monitoraggio Bosch ha gestito almeno 30.000 chiamate di emergenza. Nel campo della telematica Bosch offre servizi di gestione del parco auto per società assicurative e di leasing. "Per noi, la connettività sulle strade non significa soltanto efficienza e comfort, ma anche una guida più sicura", ha commentato Denner.

Entro il 2020 raddoppio del fatturato in Asia e America
L'Asia continua a essere la principale area di crescita di Bosch. Poiché l'azienda punta a raddoppiare il fatturato della regione entro il 2020, gli investimenti rimarranno elevati. Dal 2010 al 2014 Bosch ha investito circa 3,3 miliardi di euro nella regione. L'azienda intende raddoppiare, entro la fine del decennio, il fatturato in Nord e Sud America. Oltre ad ampliare la capacità produttiva, Bosch sta rafforzando le attività di sviluppo locale: a Guadalajara, in Messico, sta aprendo un nuovo centro di sviluppo e software. Anche in Africa Bosch punta ad aumentare significativamente il fatturato nei prossimi anni e già nel 2014 amplierà ulteriormente la sua presenza nel continente. In Europa, Bosch intende realizzare una crescita più rapida del mercato nonostante la situazione economica continui a essere fragile. Parallelamente all'espansione a livello mondiale, Bosch si sta anche dedicando allo sviluppo di un numero crescente di prodotti e servizi personalizzati in base ai bisogni dei clienti locali.


L'anno di esercizio 2013: aumento del fatturato e degli utili
Nell'anno fiscale 2013 Bosch ha registrato un aumento del fatturato del 3,1%, raggiungendo 46,1 miliardi di euro. I dati divulgati sul fatturato tengono conto dell'uscita dal settore del fotovoltaico cristallino e degli effetti di consolidamento derivanti dalle variazioni delle prassi contabili e dalle acquisizioni dell'anno precedente. Al netto degli effetti valutari, il fatturato è aumentato del 6,3%. L'euro forte ha avuto un peso molto negativo (sotto forma di perdite causate dai tassi di cambio fino a 1,5 miliardi di euro) sul fatturato. Escludendo le perdite dovute al fotovoltaico, il margine EBIT ha raggiunto il 6%, pari a 2,8 di miliardi di euro. Gli sviluppi positivi nel settore Tecnologia Automotive hanno contribuito in modo significativo al raggiungimento dei risultati. "Anche grazie ai grandi sforzi fatti per ridurre i costi, abbiamo compiuto un altro importante passo avanti verso l'obiettivo dell'8% per il margine EBIT", ha dichiarato Asenkerschbaumer. Includendo le perdite straordinarie di 1.3 miliardi di euro a causa del fotovoltaico, il margine EBIT è aumentato, attestandosi al 3,2%.

Incremento dell'organico nel 2013, con un’ulteriore crescita prevista per il 2014
Nel 2014, Bosch prevede un aumento dell'organico soprattutto nella regione Asia-Pacifico. Nel complesso saranno assunti circa 9.000 laureati in tutto il mondo. In Germania, l'azienda prevede di inserire circa 800 laureati, mentre il numero di apprendisti sarà in linea con quello dello scorso anno (circa 1.400). Nel 2013, la forza lavoro del Gruppo Bosch è aumentata di circa 8.500 unità, per un totale di 281.000 dipendenti.

Tecnologia Automotive: una forte crescita in tutte le divisioni, in tutto il mondo
Nel 2013 il settore Tecnologia Automotive ha registrato un aumento del fatturato del 6,7% (10,3% al netto degli effetti valutari), attestandosi a 30,6 miliardi di euro. L'EBIT di 2,4 miliardi di euro e il margine EBIT del 7,7% sono stati considerevolmente superiori rispetto all'anno precedente.

Tecnologia industriale: un miliardo di euro di fatturato delle macchine per imballaggio
Nel 2013 il fatturato del settore Tecnologia industriale si è attestato a 6,8 miliardi di euro, con una riduzione del 9,2% rispetto all'anno precedente (meno 6,5% al netto degli effetti valutari). La difficile situazione economica ha colpito in modo particolarmente duro la divisione Drive and Control Technology. Invece, la divisione Tecnica per l'imballaggio si è sviluppata positivamente. Nel complesso, il settore Tecnologia industriale ha registrato un margine EBIT negativo dell'1,2% pari a 83 milioni di euro.

Energy and Building Solutions: prodotti connessi per un riscaldamento intelligente
Il settore Energy and Building Solutions ha registrato un aumento del fatturato del 3,9% (5,9% al netto degli effetti valutari), attestandosi a 4,6 miliardi di euro, migliorando il risultato di circa 106 milioni di euro. Il margine EBIT è stato pari al 2,3%. In particolare la divisione Termotecnica ha registrato uno sviluppo positivo.

Beni di consumo: leader di mercato negli elettroutensili innovativi
Nel 2013 la divisione Beni di consumo ha generato vendite per 4,1 miliardi di euro (nota: a causa di cambiamenti legislativi, la cifra comprende soltanto il fatturato della divisione Elettroutensili). Al netto degli effetti valutari, il fatturato è risultato del 2,9% superiore rispetto all'anno precedente. In termini nominali, il fatturato è leggermente diminuito. Il settore Beni di consumo ha raggiunto un margine EBIT del 10,4% pari a 415 milioni di euro (comprensivo del profitto proporzionale post imposte della joint venture BSH Bosch e Siemens Hausgeräte GmbH).

Europa in crescita nonostante la situazione economica difficile
In Europa, il fatturato di Bosch ha registrato un incremento nonostante la situazione economica difficile. Il fatturato dell'azienda relativo al mercato europeo è aumentato del 2,2% (2,9% al netto degli effetti valutari), attestandosi a 25,5 miliardi di euro. Il fatturato è aumentato leggermente anche in Germania. Nel 2013 Bosch ha investito 1,6 miliardi di euro (oltre 900 milioni in Germania) in Europa espandendo la capacità produttiva soprattutto nei paesi dell'Est.

Le Americhe: forte crescita in Nord America, ripresa in Sud America
In Nord e Sud America, in termini nominali l'andamento del fatturato ha registrato considerevoli variazioni nel corso del 2013. In Nord America, il fatturato di Bosch è aumentato del 3,5% (6,8% al netto degli effetti valutari), attestandosi a 7,8 miliardi di euro, in parte a seguito dell'incremento della produzione di veicoli. Il fatturato nel mercato sudamericano, invece, è diminuito del 3,6%, fermandosi a 1.7 miliardi di euro. Nel 2013 Bosch ha investito circa 280 milioni di euro in Nord e Sud America.

Asia-Pacifico: crescita in Cina e nel sud est asiatici
Nella regione Asia-Pacifico, Bosch ha conseguito un aumento del fatturato del 5,8% (13,8% al netto degli effetti valutari), raggiungendo circa 11,1 miliardi di euro. In particolare in Cina, dove il mercato è in crescita, la domanda di tecnologia industriale e automotive è aumentata significativamente nel corso dell'anno. Anche nel Sud-est asiatico è stata registrata un'elevata domanda di tecnologia auto motive, mentre in India e in Giappone, a causa della difficile situazione economica, le attività si sono sviluppate al di sotto delle aspettative. Nel 2013 Bosch ha nuovamente realizzato investimenti considerevoli nella regione Asia-Pacifico: con quasi 620 milioni di euro, Bosch si è concentrata in particolare sull'espansione della capacità produttiva per i componenti automotive.

La spesa in ricerca e sviluppo rimane elevata
Lo scorso anno gli investimenti di Bosch in ricerca e sviluppo hanno raggiunto un ammontare di circa 4,5 miliardi di euro, pari al 10% del fatturato. Nel 2013 i ricercatori Bosch hanno registrato circa 5.000 brevetti pari a 20 per ogni giorno lavorativo. L'azienda intende continuare ad ampliare la capacità in termini di ricerca e sviluppo nel corso di quest'anno (nella sola regione Asia-Pacifico verranno assunti oltre 2.000 ricercatori in più). Entro la fine del 2014, Bosch conterà in tutto il mondo circa 45.000 tra ricercatori e ingegneri. L'azienda sta anche promuovendo la sua forza innovativa in Germania con un nuovo centro di ricerca e progettazione avanzata a Renningen, nei pressi di Stoccarda.

Ricerca sempre all'avanguardia
Volkmar Denner, Presidente del Consiglio di amministrazione Bosch e responsabile del settore ricerca e sviluppo, ha auspicato un maggiore impegno politico per promuovere l'innovazione: "I politici devono guardare più avanti". Mentre la Germania destina quasi il 3% del PIL alla ricerca, il settore privato ha svolto un ruolo più importante rispetto a quello pubblico per raggiungere questo traguardo. Denner ha lamentato il sottofinanziamento cronico delle università, a causa del quale, in alcuni casi, i fondi non sono sufficienti neanche per la manutenzione degli edifici. Con la conseguenza, a suo parere, di far si che i ricercatori migliori lasciano la Germania scegliendo istituti di ricerca in altri paesi. L'AD Bosch ha continuato: "Nel settore della ricerca e dello sviluppo, la Germania e altri Paesi europei devono misurarsi con le nazioni leader al mondo in questo ambito". "Le università migliori rendono più attraenti le regioni in cui sono situate, comportando benefici indiretti anche per le aziende". Bosch in tal senso è un membro attivo di 250 progetti di ricerca universitaria.


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