martedì 24 febbraio 2015

L’eccellenza SEAT marchiata “Top Employers”

 
La Casa automobilistica di Martorell tra i migliori datori di lavoro - Certificati i programmi di sviluppo professionale, di assunzione e di promozione del talento messi in atto dalla SEAT in Spagna - SEAT è la prima e unica Casa Automobilistica a ricevere la certificazione “Top Employers Spagna 2015”, confermandosi tra i migliori datori di lavoro spagnoli. Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie al superamento di un’attenta analisi svolta dal Top Employers Institute che, dal 1991, si occupa di certificare le “eccellenze” in termini di condizioni di lavoro offerte ai propri Collaboratori in tutto il mondo; nell’analisi, che verte su nove ambiti, spiccano la “Strategia del Talento”, la “Gestione dei Piani di Crescita Professionale” e lo “Sviluppo della Leadership”.


I risultati della ricerca sottolineano come la SEAT sia in grado di offrire ai propri 14.000 professionisti un eccellente ambiente di lavoro, ed enfatizzano in maniera particolare i programmi di sviluppo professionale, di assunzione e di promozione del talento messi a punto dalla Casa spagnola.

La SEAT investe ogni anno in media 14 milioni di Euro per la crescita professionale dei propri dipendenti, prediligendo esperienze internazionali, piani di crescita individuale, e offrendo nel 2014 più di 304.000 ore di formazione. La Casa spagnola è pioniera inoltre di un nuovo metodo di formazione cosiddetto “duale”, che offre agli studenti un percorso di formazione combinato con un periodo di lavoro in Azienda: nel 2014, i primi 45 studenti che hanno concluso questo percorso formativo hanno poi siglato un contratto a tempo indeterminato.

Garantire un ambiente di lavoro sicuro, obiettivo della Politica di Prevenzione dei Rischi sul Lavoro del Gruppo VW, è una priorità per la SEAT. L’Azienda è molto attiva anche nella prevenzione della discriminazione di genere nell’ambiente di lavoro, vantando di essere il Costruttore spagnolo che annovera nel suo organico il più alto numero di donne (22% del totale, il doppio rispetto alla media del settore in Spagna).




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