lunedì 23 novembre 2015

La Audi RS 7 piloted driving affronta la pista in Spagna

 
 * La RS 7 Sportback “Robby” spinta dal 4.0 TFSI da 560 CV sul circuito Parcmotor Racetrack (Barcellona) * Le tecnologia piloted driving arriverà su strada con la prossima Audi A8 - La Audi RS 7 piloted driving concept, ancora una volta, ha segnato autonomamente tempi di assoluto rilievo senza alcun intervento umano. Nel probante circuito Parcmotor vicino a Barcellona, Audi ha raggiunto nuovi importanti traguardi nel campo della guida pilotata.

 
Nel corso dell’anno Audi ha lavorato sulla RS 7 a guida autonoma, il cui peso è stato ulteriormente ridotto, per raggiungere performance ancora più elevate. “Nelle condizioni più difficili e su svariati circuiti internazionali stiamo acquisendo una fondamentale esperienza sul funzionamento del piloted driving ad alte prestazioni. E questo ci aiuta notevolmente nello sviluppo dei sistemi di assistenza sulle auto di serie, come il sistema che evita le collisioni, proposto sulla nuova A4” ha commentato Thomas Müller, Responsabile per lo sviluppo dei sistemi di assistenza alla frenata, sterzo e conducente in AUDI AG. “Ogni circuito è differente e presenta nuove sfide. Usiamo le conoscenze acquisite per aumentare la solidità e le prestazioni della nostra auto. Il risultato è stato l’eccellente tempo sul giro di 2’7”67 minuti per percorrere i 4,2 km del tracciato”.

Da tempo, infatti, Audi sta testando la guida pilotata in condizioni sempre più sfidanti. Nell’ottobre 2014, una RS 7 denominata “Bobby” aveva completato un giro del circuito di Hockenheim raggiungendo la velocità massima di 240 km/h.
L’attuale generazione della vettura, che è stata chiamata “Robby” ed è spinta dal 4.0 TFSI V8 biturbo da 560 CV, pesa circa 400 kg meno della precedente. A luglio 2015, “Robby” aveva colpito l’attenzione del pubblico americano percorrendo il circuito di Sonoma, in California, con tempi migliori di quelli realizzati da alcuni piloti.

Che si tratti di frenare, sterzare o accelerare, l’auto a guida pilotata controlla tutte le funzioni in totale autonomia e con la massima precisione. Audi al contempo sta testando il piloted driving anche nelle complesse situazioni reali di traffico. All’inizio del 2015, “Jack”, una A7 piloted driving ha percorso in autonomia i circa 900 km che separano la Silicon Valley da Las Vegas. Poco tempo dopo, la stessa vettura ha raggiunto i 130 km/h nel traffico autostradale in Germania. Al CES Asia, a maggio, alcuni giornalisti hanno potuto osservare il comportamento della guida pilotata nel traffico congestionato di Shanghai.

Infine, Audi quest’anno ha iniziato la sperimentazione delle capacità di evitamento di ostacoli mobili da parte di un veicolo in contesto urbano.
Il lavoro di sviluppo, che include la guida su svariate tipologie di fondo, sta generando una mole essenziale di dati per i sistemi destinati alla produzione in serie, dalla tecnologia sensoristica all’elaborazione dei dati, fino al controllo veicolo e alla stabilizzazione.

Le tecnologie impiegate nella guida pilotata sono mirate all’implementazione di sicurezza, risparmio del tempo, efficienza e comodità. I sistemi possono contribuire alla sicurezza soprattutto quando chi guida viene sopraffatto o sottostima le situazioni di guida. Se ci si abitua a lasciare che la tecnologia predittiva prenda temporaneamente il controllo delle funzioni di guida, questa diventa più efficiente, si riduce lo stress e si migliora il comfort. In aggiunta, chi guida ha più tempo per organizzare al meglio il tempo passato in auto. Le tecnologie di piloted driving debutteranno sulla prossima generazione dell’ammiraglia Audi A8. I sistemi potranno controllare le funzioni di guida durante il parcheggio o in condizioni di stop&go nel traffico anche extraurbano fino alla velocità di 60 km/h.


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