lunedì 9 marzo 2015

Mercato Italia: anche a febbraio 2015 crescita a doppia cifra (+13,2%)


Alla fine di un lungo trend negativo, il mercato auto nel 2014 si è chiuso positivamente (+4,3% sul 2013 ed oltre 1,36 milioni di nuove registrazioni). A gennaio 2015 si registra la prima crescita a doppia cifra da marzo 2010, +11,3%, seguita a febbraio da +13,2%, con circa 135mila nuove immatricolazioni. Nel 1° bimestre 2015 il mercato ha totalizzato circa 267mila nuove autovetture, +12,2% di incremento rispetto ad un anno fa.
Si tratta comunque di volumi che per gennaio-febbraio risultano, dal 2010, al di sotto delle 300mila unità, come era nei primi anni Ottanta.

 Hanno contribuito a questo risultato le vendite del comparto noleggio, che con oltre 36.600 nuove immatricolazioni crescono del 45% su febbraio 2014, che risultava già in crescita del 34% su febbraio 2013. Negli ultimi anni volumi così importanti per il noleggio hanno riguardato i mesi tra marzo e giugno.  A inizio anno, infatti, come confermato da ANIASA - Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici, si è verificata un'anticipazione del periodo di inflottamento per le società di noleggio a breve termine, in vista del crescente interesse degli operatori per Expo 2015 e delle buone indicazioni nel mercato italiano dei tour operators. Per il noleggio a lungo termine, invece, si può parlare prevalentemente di sostituzione delle flotte da parte di quelle aziende che, dopo aver prorogato il ciclo di rinnovo da 36 a 48 mesi, ora, grazie anche a un miglioramento del clima di fiducia, hanno smesso di attendere. Di rilievo le difficoltà che il settore ha dovuto affrontare per far fronte al problema della carenza di targhe e al conseguente ritardo nelle consegne dei veicoli, con riflessi negativi sull’operatività di tutta la filiera del noleggio, aziende clienti in primis.
Nel mese di febbraio le vendite ai privati crescono in termini di volumi (+5,1%), ma perdono in termini di quota rispetto allo stesso mese di un anno fa (4,3 punti in meno), pesando per il 55,9% del totale mercato.
Sempre a febbraio sono state immatricolate oltre 18.700 nuove autovetture ad alimentazione alternativa, con un incremento del 17,8% rispetto allo stesso mese di un anno fa e una quota del 13,9%. Nel primo bimestre dell'anno, le immatricolazioni di auto eco-friendly arrivano così a superare le 39.500 unità (+19%), raggiungendo una quota del
14,8%, pari a 0,8 punti in più di un anno fa. L'incidenza del mercato auto ad alimentazione alternativa nel nostro Paese, grazie al ruolo chiave delle vetture a metano e a GPL, non ha paragoni rispetto ai Paesi dell'Unione Europea e consente all'Italia di vantare emissioni medie di CO2 delle nuove vetture vendute tra le più basse in Europa: secondo i dati preliminari ANFIA, nei primi 2 mesi del 2015 il valore medio ponderato delle emissioni di CO2 scende a 115,9 g/km dai 116,4 rilevati a gennaio 2015.
Secondo l’area geografica il mercato delle autovetture segna un aumento del 30% nelle regioni del Nord-Est, dovuto al boom di vendite in Trentino Alto-Adige e del 6,8% nelle regioni del Centro.

Fiat Chrysler Automobiles ha ottenuto un risultato migliore di quello del mercato. Infatti, a febbraio le immatricolazioni di FCA sono state 37.800, con un aumento del 13,5%, il migliore incremento da marzo 2010. In crescita quindi anche la quota, al 28,1%. Nel progressivo annuo le registrazioni di Fiat Chrysler Automobiles sono state 75 mila, per una quota del 28,2% e una crescita del 12,5% rispetto al primo bimestre del 2014; seguono FCA nella classifica per gruppi: Gruppo VW con il 13,1% di quota (+2,9% l’incremento dei volumi), Gruppo Renault con il 9,2% (+32%), il Gruppo PSA con il 9% di quota (+0,1%) e Ford con il 7,1% (+25%).
Nel 1° bimestre 2015 le prime posizioni della top ten parlano italiano con cinque vetture FCA nelle prime posizioni: Panda, 500L, Ypsilon, Punto e 500, insieme rappresentano quasi il 22% del totale mercato. Molto positivi i risultati di 500X e Renegade che a poche settimane dai rispettivi lanci sono già tra le più vendute del loro segmento. Regina delle auto diesel è sempre un modello FCA: 500L.
Boom di vendite di Jeep, che con 2500 vendite ha raggiunto la quota dell’1,8% (era 1,3% l’anno scorso). Positivo il risultato di Ferrari. Segno meno per Maserati, che ha subìto ritardi nella produzione.

Il portafoglio ordini, con circa 148mila contratti cresce del 16,8% nel mese e del 12,9% nei primi 2 mesi con 277mila contratti.

Confronto con i major markets europei - Dal confronto con i major markets europei, secondo i dati preliminari diffusi dalle Associazioni di settore, si registrano i seguenti andamenti…
In Germania nel mese di febbraio 2015 sono state immatricolate 223.254   nuove autovetture, in crescita del 6,6% su febbraio 2014; nel bimestre le immatricolazioni hanno totalizzato 434.591 unità, +4,6% sullo stesso periodo del 2014. Le vendite ai privati sono appena il 33,1% del mercato, in calo del 2,4% su febbraio 2014. Le nuove vetture diesel pesano per il 48,6% di tutto il mercato nel mese (+7%) e per il 49,6% nel cumulato, mentre le vetture ad alimentazione alternativa rappresentano l’1,5% del mercato nel mese e l’1,6% nel bimestre. Le emissioni medie di CO2 delle vetture nuove immatricolate scendono a febbraio a 130 g/km e nei primi 2 mesi a 130,2 g/km. Ottimo successo per Jeep che incrementa le vendite del 96,5% nel mese e del 74,4% nel bimestre.  A febbraio sono stati registrati 548.481 passaggi di proprietà (-2,3%)  e nei primi 2 mesi 1.109.967 (-2,6%).

In Francia il mercato dell’auto registra 147.130 nuove registrazioni nel mese di febbraio, con un aumento del 4,1%. I marchi francesi, con una quota del 54,3%, crescono dell’1,9%, mentre i marchi esteri registrano  un incremento del 7%. Nei primi due mesi dell’anno le immatricolazioni sono state 280.300 (+5,1%),  i marchi francesi crescono solo dell’1% con una quota del 55,1%, in aumento le vendite di auto di marche estere del 10,6%, il Gruppo FCA registra un incremento delle vendite nel mese dell’8,8% e del 9,3% nel bimestre.

Nel Regno Unito il mercato totalizza 76.958  nuove registrazioni a febbraio, in aumento del 12% sullo stesso mese del 2014, nonostante il mese di febbraio sia tradizionalmente un mese modesto per le vendite, in attesa del cambio targa che si registra nel mese di marzo. Si tratta del 36° mese consecutivo di crescita del mercato auto; nei primi due mesi dell’anno sono state registrate 241.814 nuove autovetture, +8,3%.  Sono le vendite di auto alle società1 che guidano la domanda in UK, infatti registrano una crescita nel mese del 19,9%, mentre le vendite ai privati crescono del 3,4%. Nel progressivo annuo invece i privati registrano una flessione del 2,6% e una quota che passa al 40,7% dal 45,3% di gennaio-febbraio 2014. Le vendite delle vetture ad alimentazione alternativa aumentano nel mese del 53% circa; la quota sale al 2,7% dell’intero mercato nel cumulato (era l’1,8% nel primo bimestre 2014).

In Spagna il mercato registra nel mese di febbraio un aumento delle vendite del 26,1% con 86.717 nuove autovetture e da inizio anno l’incremento è del 26,7% con 154.836 immatricolazioni. E’ dimostrata e l’efficacia dei vari Plan Pive sostenuti dal Governo spagnolo, che oltre ad agire sul fronte del mercato, hanno  favorito  occupazione  e  investimenti  nell’industria  automotive,  che  fa  da      traino  all’intera economia. L’approvazione della settima edizione del Plan Pive, consentirà al 1° trimestre 2015 di chiudere con il miglior risultato degli ultimi quattro anni, le modifiche adottate per il nuovo Piano sono finalizzate a rinnovare il parco, con beneficio per l’ambiente, visto che l’età media delle auto circolanti in Spagna supera gli 11,3 anni. Tutti i canali di vendita registrano importanti incrementi a due cifre sia nel mese che nel cumulato. Secondo l’alimentazione, le vetture diesel rappresentano il 66% del mercato, quelle a benzina il 32,2% e le ibride sono l’1,8%.

Oltreoceano – USA
Fiat-Chrysler registra un ottimo risultato, immatricolando negli Stati Uniti oltre 163 mila light vehicles a febbraio 2015, con un incremento del 5,6% e una quota del 13% sul mercato totale.  Nel cumulato dei primi due mesi FCA realizza un aumento delle vendite del 9,2% con 307mila nuove immatricolazioni.
Il mercato statunitense ha totalizzato nel mese circa 1,25 milioni di light vehicles venduti (+5,4%): le vetture registrano un incremento del 3% e i light trucks del 15%. Nel 1° bimestre dell’anno il mercato USA totalizza 2,4 milioni di immatricolazioni e un incremento del 9,2% sullo stesso bimestre del 2014. (Dati Ward’s Auto).

Mercato per alimentazione
Nel mese di febbraio le immatricolazioni di nuove vetture “ecofriendly” hanno totalizzato oltre 18.700 unità, (+17,8%), che pesano per il 13,9% del totale venduto.
Nei primi due mesi dell’anno tutti i tipi di alimentazioni registrano  incrementi: le vetture ad alimentazione alternativa conquistano il 14,8% del mercato, con un aumento del 19,3% su gennaio-febbraio 2014; le vetture diesel si attestano al 55,4% dell’intero mercato, +12,6% le vendite; le vetture a benzina hanno segno positivo con l’8,5% di venduto in più rispetto ad un anno fa e una quota quasi del 30%.
Le vendite di auto elettriche ed ibride aumentano nel bimestre rispettivamente del 154% e del 25%.

Il calo dei prezzi dei carburanti, per ora non ha cambiato in modo marcato gli orientamenti dei consumatori né sulla scelta dell’auto né sull’aumento dei consumi dei carburanti.
Il calo dei prezzi alla pompa dei carburanti rappresenta un vantaggio per i consumatori:
- Per un pieno di 50 litri di gasolio a luglio 2014 occorrevano 81,78 euro, a gennaio 2015 invece 69,36: un risparmio di 12,42 euro.
- Per un pieno di 50 litri di benzina a luglio 2014 occorrevano 88,10 euro, a dicembre invece 73,60: un risparmio di circa 14,50 euro.
Se tutte le componenti del prezzo dei carburanti  sono calate, quella delle imposte è calata di meno, tant’è che l’incidenza fiscale continua ad aumentare sul prezzo finale dei carburanti.
A gennaio 2015 le imposte pesano rispetto ad un anno fa:
- per circa il 68% del prezzo medio mensile  alla pompa della benzina 2015 contro il 60,3%
- per circa il 63% del prezzo medio mensile  alla pompa del gasolio contro il 55,5%
- per oltre il 41% del prezzo medio mensile alla pompa del GPL contro il 35%.

Secondo ISTAT, l'aumento del reddito disponibile reale nel 3° trimestre 2014, si è riflesso in un aumento del tasso di risparmio per le famiglie, che continuano perciò a mantenere un atteggiamento prudente.
A febbraio, l’indice composito del clima di fiducia dei consumatori, espresso in base 2005=100, aumenta a 110,9 da 104,4. La componente economica e quella
riferita  al quadro  personale  aumentano rispettivamente a 130,9 da 111,1 e a 103,7 da 102,2. Quanto alla disaggregazionte tra clima di fiducia corrente   e   futuro,   si   registra   un   aumento   per entrambi: il primo indice passa a 106,7 da 102,5 e il secondo a 116,6 da 107,4. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), in base 2005=100, mostra un deciso miglioramento, salendo a 94,9 da
91,6 di gennaio 2015.
Secondo l’Istituto  Centrale  di  Statistica, i  segnali positivi sull'economia italiana si rafforzano. Al miglioramento delle opinioni di consumatori e imprese registrate  a  febbraio  si  affianca  l'aumento  della produzione   industriale   a   dicembre   e   quello   del fatturato dei servizi nel quarto trimestre del 2014. Permangono tuttavia difficoltà nel mercato del lavoro e si  conferma  la  fase  deflazionistica,  seppure  in attenuazione. L'indicatore composito anticipatore dell'economia registra una variazione positiva per il secondo mese consecutivo. Per il primo trimestre 2015 è previsto il ritorno alla crescita del Pil.

Tornando al mercato dell’auto, com’è noto la crisi economica e occupazionale e la perdurante stagnazione economica hanno determinato, negli ultimi anni, una forte contrazione dei consumi e hanno alimentato un atteggiamento di estrema cautela da parte dei consumatori, inducendoli a rinviare il più possibile la sostituzione dell’automobile (le radiazioni nel 2014 sono diminuite del 10,9% sul 2013 e del 23,5% sul 2010). Negli anni 1998-
2002 sono state immatricolate in Italia 11,8 milioni di nuove autovetture, di cui, a fine 2013, l’84% risultava circolante. Si tratta di vetture con un’anzianità tra gli 11 e 15 anni, la cui sostituzione verosimilmente non potrà essere rinviata ancora per molto tempo, soprattutto laddove non siano disponibili alternative di trasporto per esigenze di lavoro-studio. Guardando  ai  numeri,  da  luglio 2014 le vendite ai privati hanno cambiato segno, nonostante che lo scenario economico e  sociale non sia sostanzialmente mutato, anche se alcuni segnali positivi, come denunciato da ISTAT, cominciavano a manifestarsi.

A febbraio 2015 le vendite ai privati crescono del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2014 e nei primi due mesi l’incremento è contenuto al 3,5%. Si riduce però il peso delle vendite ai privati in termini di quota, che a febbraio scende al 55,9%, 5,3 punti in meno rispetto a gennaio 2015 (61,2%). Nel bimestre  la quota si attesta invece al 58,5% del mercato.
In Italia, la deducibilità è stata ridotta in pochi mesi (prima  dalla “Legge Fornero” e poi dalla “Legge di Stabilità 2013”) dal 40% al 20%, mentre in ambito UE arriva fino al 100%. Inoltre, le soglie di deducibilità per le auto utilizzate da imprese e professionisti sono ferme addirittura al 1997, non essendo mai state rivalutate secondo gli indici Istat come, invece, sarebbe previsto. Anche l’Iva è detraibile solo al 40%, mentre nei principali Paesi UE la detraibilità arriva al 100%. Per queste ragioni, l’incidenza delle auto aziendali in Italia resta comunque molto più bassa che in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. ANFIA chiede almeno un ripristino della normativa precedente alla Legge Fornero.
A febbraio 2015 le vetture intestate alle società sono complessivamente il 44,1%, con un aumento di   5,3 punti rispetto alla quota di gennaio 2015.
Il noleggio ha visto crescere la propria incidenza sul mercato nazionale delle auto nuove, conquistando il 18% del mercato nel 2012 e 2013 e poi ancora il 19,4% nel 2014. Le vetture intestate alle società di noleggio hanno rappresentato il 20,9% del mercato a gennaio e il 27,2% a febbraio, con aumenti tendenziali rispettivamente del 54% e 49%. Nel bimestre quasi ? delle autovetture vendute riguarda il comparto “noleggio” (24% di quota).

Mercato per segmento
A febbraio 2015 crescono le vendite di tutti i segmenti ad eccezione di superiori, lusso, monovolumi medi e grandi,  multispazio e combi.
Le  vetture  “alto di  gamma” (Superiori,  Lusso,  Sportive,  SUV Grandi, Monovolumi Grandi)   calano complessivamente del 6,6% nei primi due mesi dell’anno, dopo i cali già registrati nel 2014 (-0,5%) e nel 2013 (-23%), dovuti all’introduzione del superbollo, che ha penalizzato le vendite dei modelli con potenza superiore a 185 KW, soggetti alla sovrattassa.
Le vendite complessive di vetture dei segmenti A e B passano da una quota di mercato del 52% nel 2008 (anno precedente all’introduzione degli incentivi del 2009, che porteranno la quota al 58%) al 47% del 2014, che scende al 46,5% a gennaio-febbraio 2015,  per contro i SUV (piccoli, compatti, medi, grandi) passano da una quota del 9% al 21% nello stesso periodo, per salire al 23,4% nel primo bimestre 2015.
A febbraio 2015 Panda è la vettura più venduta in Italia, con quasi 9.800 immatricolazioni e una quota nel segmento A  del  38,4%,  seguita  dalla  500,  con  una  quota  del  17,3%.  Complessivamente  oltre  la  metà  delle  vetture immatricolate nel segmento A sono Panda o 500. Piace sempre la Lancia Ypsilon si conferma al terzo posto della top ten ed è prima nel segmento B con una quota del 14,2%. 500L (quasi 5.200 esemplari venduti) è la seconda auto più richiesta in Italia e domina nel  segmento dei Monovolumi piccoli con una quota del 61%. Successo a febbraio per Renegade al 3° posto del segmento dei Suv piccoli e di Cherokee che domina il segmento dei Suv Medi.
In difficoltà invece il comparto delle vetture “alto di gamma” (superiori, lusso, sportive, suv e monovolumi grandi), che subisce un decremento del 9,2% nel mese di febbraio  e del 6,6% nel bimestre; la quota sul totale mercato passa dal 2,9% di gennaio-febbraio 2014 (mantenuta per tutto l’anno 2014) al 2,4% dei primi 2 mesi 2015.


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